Sedici misure cautelari in due giorni, uno dei principali sistemi di rifornimento di droga sostanzialmente decapitato. Un campanello d’allarme per la costiera sorrentina, che mette in ambasce anche le amministrazioni pubbliche, considerate, da più parti, co-responsabili – insieme a famiglie e istituzioni di prossimità – del degrado morale e sociale delle nuove generazioni. In questo contesto si rafforza l’idea già elaborata, qualche mese fa, di sottoporre gli amministratori pubblici ai test antidroga. La proposta, avanzata da Rosario Fiorentino, consigliere comunale di minoranza del movimento “Insieme per Sorrento”, sta alimentando la discussione sui social network. “Io ho elaborato la proposta – spiega Fiorentino su Facebook -, e offro la mia totale disponibilità a sottopormi al test. E va anche estesa a tutti i miei colleghi in Consiglio comunale, e alla Giunta municipale…”.
