Anche Sorrento ora ha il suo romanzo epico, grazie all’immane lavoro del senatore Raffaele Lauro, che ha dato alle stampe, per la GoldenGate Edizioni, “Sorrento The Romance-Il conflitto, nel XVI secolo, tra Cristianesimo e Islam”. “Un dono d’amore e cultura alla sua terra, la Penisola sorrentina”, ha dichiarato il dottor Carlo Alfaro ospitando l’autore nel suo salotto letterario, venerdì, 13 dicembre presso la Sala tè del Bar Pollio, al Corso Italia, 172, a Sorrento, affidando all’attrice Eleonora Di Maio la lettura di alcune significative pagine dell’opera. Questo romanzo è una grande metafora dello scontro tra il Cristianesimo e l’Islam, e un monito ad evitare che le religioni siano manipolate dalla politica per scopi di ricchezza e potere. Già la copertina del romanzo, a cura di Teresa Biagioli, è un capolavoro di sintesi di concetti attraverso le immagini: la tragedia del violento sacco delle città di Massa Lubrense e Sorrento ad opera dei Turchi il 13-6-1558. Sorrento è rappresentata inerme sotto la minaccia- l’ombra- di bandiera e scimitarra turca, mentre lo stemma della città geme sangue che va a formare la data dell’eccidio. Gli appassionati possono approfondire on line le numerose suggestioni del romanzo, sul sito web internazionale www.sorrentotheromance.com(password:raflauro123), curato dal giovane Mauro Siniscalchi, figlio del giornalista Antonino. Di straordinario valore didattico e di promozione turistica, le mappe interattive, relative alle tappe del viaggio esistenziale del protagonista, Marino Correale, al sacco di Massa Lubrense e a quello di Sorrento, rappresentano un modo assolutamente nuovo e moderno di concepire la letteratura. Al progetto innovativo del libro sono anche collegate delle t-shirt uniche ed originali: la letteratura che esce fuori dai confini usuali ed invade tutti i campi! Magica l’atmosfera che si è creata con l’autore al bar Pollio, nel salone da the, al piano superiore, quello che era alla metà dell’800, la hall di un piccolo albergo, ove hanno alloggiato viaggiatori come Silvester Schedrin, Giacomo Leopardi, Ibsen, che vi scrisse “Gli spettri”, e tanti altri del “Gran Tour”, elencati in una lapide posta all’esterno. Il libro si presta a molte pieghe di lettura: innanzitutto la storia che “prende”, la straordinaria e tormentata vicenda del protagonista, Marino Correale, aitante erede della famiglia più importante di Sorrento, che viene rapito e condotto ad Istambul diciottenne durante il saccheggio della città ad opera del suo maestro d’armi, in realtà una pericolosa spia turca, e si converte all’Islam, fa una rapida carriera politico-militare e sposa la bellissima nipote del Sultano, Yasmin. L’amatissima moglie e il figlio muoiono però durante il parto, Marino perde un’importante battaglia contro gli Spagnoli, viene catturato e condannato all’ergastolo. Nei lunghi anni di prigionia si riconverte al Cristianesimo, prende i voti, e torna a Sorrento, da frate, in anonimato. Ma colpiscono anche la dettagliata ricerca storica, gli itinerari turistici, la documentazione di usi e costumi, cibi e ricette, miti e tradizioni, le incantevoli descrizioni e l’accurata introspezione delle emozioni. Ogni presentazione si rivela un successo: dalla trionfale anteprima nazionale al Senato della Repubblica, il 21-11-13, alla serie “sorrentina” che ha visto, oltre a quello al salotto letterario di Carlo Alfaro, indimenticabili eventi alla Sala Consiliare di Sorrento il 30-11-63, a Massa Lubrense la mattina del 14-12 e al Capo di Sorrento il pomeriggio del 14. Un libro che punta ad arrivare lontano.
