Un romanzo di Simona Sparaco, giovane scrittrice romana, che affronta tanto temi difficili e dolorosi, quanto quelli leggeri e spensierati con grande talento.
Pubblicato nel 2013 “Nessuno sa di noi” è arrivato in finale al premio Strega.
Protagonisti del romanzo sono Luce e Pietro, due giovani alle prese, prima con svariati e snervanti tentativi di avere un figlio e poi, successivamente costretti a prendere una dolorosissima decisione riguardo a quel figlio che finalmente sono riusciti a concepire; una decisione che in un verso o nell’altro si rivelerebbe troppo dolorosa e difficile da superare.
Il tema affrontato, quello dell’aborto terapeutico, non è sicuramente dei più facili e cimentarsi nell’impresa di narrare una maternità così sofferta denota sicuramente un grande coraggio da parte dell’autrice.
A mio avviso il personaggio di Luce è davvero straordinario, una donna con grande forza d’animo ma apparentemente debole e affiancata da un uomo che seppure innamorato, non sempre è all’altezza della situazione.
Una donna che si trova ad affrontare un problema più grande di lei, un argomento di cui si parla poco dato che il tema è spesso circondato da svariati tabù religiosi, opinioni e convinzioni varie ma, pur rispettando il pensiero di tutti, penso che di fronte ad un simile dolore non c’è convinzione che tenga.
Del romanzo mi ha colpito molto il rapporto con Dio, un rapporto fatto di preghiere ma anche di dubbi basato su un dialogo mai interrotto.
Un romanzo intenso e commovente con un finale che si legge con il sorriso sulle labbra perché la rinascita di Luce rappresenta un messaggio di speranza per tutti coloro che si trovano in situazioni difficili, apparentemente senza via d’uscita.