“Grande, ma senza bellezza. Lo scheletro di Alimuri è spiaggiato, nella costa del Golfo di Sorrento, tra Vico Equense e Meta. Sei piani di cemento nudo, travi e pilastri che si estendono su 2 mila metri quadrati tra la falesia a strapiombo e il Tirreno. Mostro in riva al mare, certo non di quei giganti marini che hanno ispirato gli architetti, alla Gaudí, a concepire le strutture degli edifici come vertebre di animali imponenti e fantasiosi. No, qui il mostro non è stato concepito, è frutto di un progetto mai nato: quello di un albergo, licenza concessa nel 1964 e presto ritirata. Dovrebbe essere abbattuto questo autunno, ma di demolizione si parla da anni”.
Inizia così il viaggio fotografico, da Milano a Palermo, per catturare il «dialogo» tra mostri e natura, realizzato da Maria Teresa Furnari e Renato Benedetto. Il webreportage occupa la prima pagina del portale on line Corriere.it, il principale quotidiano italiano. Ennesimo record per il mostro di Alimuri, che anche sul portale Google detiene un primato assai singolare: alla ricerca “Abusivismo edilizio”, sezione “Immagini”, compare il suo “scheletro”. Un “simbolo”, ovviamente negativo, di questa Italia.