Sorrento – Nata su Facebook, in breve tempo è diventato l’argomento del momento. Su gruppi e profili personali prende sempre più piede la discussione riguardo alla Città di Sorrento ed i Rom che elemosinano indisturbati per le sue strade.
Alcuni cittadini lamentano la mancanza di sicurezza dovuta alla loro presenza ed al fastidio di vedersi avvicinare sempre dalle stesse persone che, da anni, chiedono quotidianamente un obolo per “sfamarsi”.
Riportiamo, di seguito, alcuni dei commenti di coloro che richiedono l’intervento dell’Amministrazione Comunale al fine di arginare questo fenomeno che, dati anche i tempi non facili per tante famiglie, sta diventando sempre meno tollerabile:
Questa mattina un ragazzo Rom con insistenza mentre passeggiavo con degli amici mi ha più volte chiesto l’elemosina perché aveva fame. Al mio suggerimento d andare alla mensa della Caritas mi ha risposto: “alla Caritas? Ci vai tu!! Io vado al ristorante!”
Stasera ho incontrato un amico il quale mi ha detto che mentre si trovava nella Cattedrale di Sorrento ad assistere alla funzione religiosa presieduta dal Vescovo Alfano un ragazzino (zingaro) è andato per tutti i banchi a chiedere l’elemosina, addirittura nella Chiesa è mai possibile che siamo arrivati a questo stato di degrado e nessuno fa niente? Dobbiamo cercare di trovare una soluzione se vogliamo veramente migliorare Sorrento
I ragazzini che chiedono l’elemosina a Sorrento sono sempre gli stessi e non sono poveri, ma lo fanno per mestiere
I veri poveri, e ve lo può assicurare una che ci lavora dentro, non sono quelli evocati da voi che sono vestiti di stracci e vanno in giro a chiedere elemosina. No. I poveri sono molto più dignitosi di quanto pensate. Non immaginate nemmeno quanta povertà sommersa c’è nella nostra bella Sorrento. E l elemosina, x conto mio, si fa con i fatti non con i soldi. Avete mai comprato un pezzo di pane a questi elemosinieri con tanto di cartello ho fame?
Sinceramente non condivido come vengono usati i bambini…imparano fin da piccoli a chiedere la carità…non vanno a scuola…spesso sono sporchi…gli adulti se non gli si dà l’offerta richiesta nel loro linguaggio inveiscono…
Non vorrei sembrare “banale” e “qualunquista” , ma, credo, guadagnino più loro di un lavoratore medio. Considerando anche che non pagano tasse.
Di seguito riportiamo anche alcuni commenti di coloro che reputano, invece, che sia giusto permettere ai Rom di continuare a chiedere l’elemosina anche tramite l’utilizzo dei bambini:
State facendo rumore per una cosa che non lede nessuno… Se vi infastidisce potete tranquillamente dire non ho voglia di farti l elemosina… Qua sembra che vi puntano una pistola contro… Può dare noia l insistenza ma non mi pare che ci sia bisogno di alzare tutto questo polverone
Animi infervorati. Livore. Rabbia e generalizzazione. I rom sono cristiani. E quanto altro vorrei puntualizzare. Non posso. Non posso scrivere a chi non legge. Non posso parlare a chi non sente. Il perbenismo e’ altra cosa ma non posso puntualizzare sull etimologia di ogni parola usata a kazzo. Io mi chiedo anche se sai/sappiate cosa e’ un valore aggiunto… Ti ripeto la domanda tu che valore aggiunto apporti? Seduto a discernere su chi si e chi no. Seduto ad adoperare impropriamente armi che non sono neanche tue (evidenzi un uso alquanto opinabile della lingua italiana).
Che valore ha questa stupida domanda? Ti do un suggerimento la prossima potrebbe essere ricchi o poveri? Non ho potere di esaudirvi ma ve lo chiedo tanto per. Tanto per sapere se il mio ego può stare tranquillo. Se la mia idea di società civile e’ condivisa. Se sono debole o sono forte. Io mi chiederei se dopo i calci nel culo e le tirate d orecchi le vostre vite sarebbero migliori. Se sparirebbe il male. Se dormireste più tranquilli. Se Sorrento migliorebbe realmente. Poi ci aggiungerei altre domande. Ma fa niente, siete forti, siete tanti, siete ciechi. E rispetto il vostro pensiero. Il nemico e’ li. Combattetelo pure. Perdete tempo a sentenziare. Ogni tanto però guardate vicino a voi.
Quanti cattolici perbenisti vedo scrivere su pseudo gruppi locali. C’è chi inneggia a sparare alzo zero, chi vuole l’espulsione, chi vaneggia di tempi di emigranti. Quanta rabbia e poca conoscenza. un’accozzaglia di luoghi comuni e di banalità populiste. Tradotto: ignoranti.
Solo una piccola parte pratica ancora il nomadismo, quasi i tre quarti sono stanziali, la metà di quelli che sono in Italia hanno la cittadinanza, lavorano e vivono in appartamento. Le frasi che leggo sono i soliti luoghi comuni, scrivere che mai vivrebbero in case “normali” fa sorridere e non voglio mancare di rispetto agli altri. Io ho sempre pensato che ghettizzare gli esseri umani, solo perché si ha paura e si pensa di tenerli lontani circoscrivendoli è l’errore più grosso. Enormi ingiustizie e inutili discriminazioni siamo capaci di costruire noi cosiddetti “civilizzati”.
Durante le varie discussioni è stato condivisa anche la seguente dichiarazione di un sacerdote impegnato nelle attività della Caritas:
Dopo Bari, ora anche Monza ha la sua ordinanza anti-accattoni emessa dall’Amministrazione di centro sinistra. Il documento vieta l’accattonaggio con bambini o portatori di handicap, oppure ai semafori delle strade, in alcuni punti sensibili del centro storico e della periferia; luoghi che da tempo venivano segnalati essere preda di personaggi stanziali che facevano dell’accattonaggio una vera e propria professione. Ne dà conferma don Augusto Panzeri, referente della Caritas localeche racconta: “Ho conosciuto personalmente uno di questi signori che al giornoguadagnava dai 20 ai 30 euro. Ma la povertà intesa come professione è un male, che degrada la persona e non le fa assumere le proprie responsabilità”.
E tu, cosa ne pensi? Commenta pure nello spazio alla fine dell’articolo.