Quattro sale per la visione di film, ma troppe barriere architettoniche. Con quale criterio si approvano i progetti?
La struttura in questione è il cinema Armida di Sorrento che, dopo un lungo periodo di chiusura, ha riaperto i battenti alla fine del 2015. Quattro sale invece di un’unica sala come in passato ed una quinta sala dislocata al Teatro Tasso, ma nessun abbattimento delle barriere architettoniche.
La segnalazione arriva ancora una volta dai social network, sul gruppo “Miglioriamo Sorrento“:
Ad effettuare la segnalazione è Luigi Casablanca, da sempre attento a rendere pubbliche le “disattenzioni” di pubblico e privati nei confronti di persone con disabilità.
A quanto pare quello del cinema è solo l’ultimo “ostacolo” che si aggiunge ad una lunga lista:
tra hotel, ristoranti, bar, spiagge e stabilimenti, negozi, comune, comando della polizia municipale, stazione dei carabinieri, informagiovani, scuole, chiese, quasi tutti inaccessibili a Sorrento
Ciò che colpisce in particolare è che il cinema Armida ha subito da poco un profondo restyling che l’ha modificato quasi del tutto. La domanda, semplice quanto disarmante è “chi ha autorizzato i lavori“? Possibile che ci sia una totale disattenzione verso le persone con difficoltà motorie?
In uno dei commenti viene chiesto a Luigi se ha fatto presente il problema al personale e\o alla direzione del cinema. La risposta lascia qualche barlume di speranza per un futuro “prossimo“:
Ne sono consapevoli perché non sono il primo, dicono che l’ascensore verrà messo a fine estate