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Niente di fatto per l’elezione del Presidente della Repubblica durante la prima seduta.
Niente di fatto per l’elezione del Presidente della Repubblica Italiana durante la prima seduta iniziata questa mattina alle 10.00
Franco Marini, candidato alla Presidenza della Repubblica del Partito Democratico che gode dell’appoggio del Popolo della Libertà, della Scelta Civica con Monti per l’Italia e della Lega Nord, non è riuscito a raggiungere il quorum dei due terzi dei voti.
La lettura della mattinata alla Camera dei Deputati è, in realtà un po’ più profonda e preoccupante. Bersani sembra aver trovato un accordo di massima per formare un Governo con l’appoggio delle compagini guidate da Silvio Berlusconi e da Mario Monti, ma, sembra, questo accordo non ha trovato il favore degli alleati del Partito Democratico e di una parte del partito guidato da Pierluigi Bersani.
La corrente Renziana del PD, insieme a SEL, non hanno, infatti, dato il proprio appoggio per l’elezione del Presidente del Senato uscente Franco Marini. Matteo Renzi l’aveva detto a chiare lettere durante una puntata di Porta a Porta, ospite di Bruno Vespa ed è stato, per questo, duramente criticato dalla parte conservatrice del PD.
Beppe Grillo, con il suo Movimento Cinque Stelle, ha proposto l’elezione di Stefano Rodotà che, al momento, sembra non trovare larghi consensi avendo ottenuto meno della metà delle preferenze di Franco Marini.
La seconda votazione inizierà alle 15.30, fino ad allora sarà un continuo di voci ed accordi che, si spera, riusciranno a consegnare all’Italia un Presidente della Repubblica in grado di essere espressione di tutti e di traghettare l’Italia fuori dallo stallo nel quale si è impantanata da ormai troppo tempo.
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