Clinica per disabili a Meta di Sorrento

Clinica degli orrori in Costiera Sorrentina, terra delle sirene e dei paradossi

Trentasette disabili segregati, persone semi-nude che dormivano in stato di promiscuità, una donna rinchiusa in una toilette, tra gli escrementi mai rimossi.

Succedeva in una residenza socio-sanitaria a Meta, piccolo centro alle porte della costiera sorrentina. Terra delle sirene e dei paradossi: da una parte, l’opulenza del “turismo”, del benessere ostentato, del perbenismo finto come le “claque” alla tv. Dall’altro, il degrado di strutture concepite, almeno originariamente, per rendere più agevole l’esistenza a chi la vita ha già voltato la faccia. Proprio in una di queste strutture, i carabinieri del Nas di Napoli hanno trovato 37 disabili seminudi, segregati, abbandonati a loro stessi.

Una donna è stata “liberata” dalla sua prigionia: un bagno, buio, con escrementi mai rimossi. In manette un operatore in servizio notturno: contestati i reati di sequestro di persona, maltrattamenti e abbandono di persona incapace. L’intero complesso di Meta è stato sottoposto a sequestro per gravi carenze igienico-sanitarie. Rinvenuti anche farmaci scaduti. Denunciati, il legale rappresentante, un 60enne di Cava dei Tirreni, e il direttore sanitario della residenza sanitaria per concorso nei reati di maltrattamento e abbandono di incapace.

About Giuseppe Damiano

Ho 36 anni, vivo dalla nascita a Sorrento e sono iscritto da 12 anni all’Ordine dei giornalisti della Campania. Collaboro, da cronista per l’area sorrentina, con il quotidiano “Il Mattino” e, da free lance, con testate locali. Tralascio il solito elenco di esperienze passate, per non “inimicarmi” da subito il lettore di turno. Ma una precisazione è doverosa: non “vivo” più di giornalismo. Oggi, qui, non è possibile farlo. Motivo per il quale, molti amici e colleghi hanno deciso di uscire dal “giro”. Io, tutto sommato, ho ancora il coraggio di restare.

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