La classifica di Legambiente
Vita dura per i pendolari italiani, costretti a fare i conti con ritardi, tagli dei servizi, sporcizia dei convogli e i tanti disservizi in generale. Il podio per questo triste risultato, però, se lo aggiudica la rete campana della Circumvesuviana, che dal 2011 al 2013 ha subito un taglio del 40% delle corse, oltre alla chiusura di 22 biglietterie con un inevitabile ricaduta anche sul versante dell’occupazione.
Anche sul fronte della sicurezza i problemi sono tanti e sotto gli occhi di tutti: continui atti vandalici, sovraffollamento dei vagoni, continui guasti. Nonostante ciò, i pendolari della Penisola Sorrentina hanno dovuto anche fare i conti con un costante ed inesorabile aumento del costo dei biglietti e degli abbonamenti, con forti rincari anche a scapito delle fasce deboli e degli studenti.
Il problema delle ferrovie, purtroppo, è nazionale e non si concentra solo al sud. Le situazioni peggiori si registrano oltre che in Campania anche in Veneto, Piemonte e Lazio. Questo è il quadro tracciato da Legambiente che, insieme ai Sindaci di tutto il paese, ha chiesto alle regioni e al governo italiano più treni per i pendolari, nuove carrozze e servizi migliori.
Ecco l’elenco delle 10 ferrovie peggiori d’Italia:
- Circumvesuviana
- Roma-Nettuno
- 13 linee pendolari tagliate in Piemonte
- Padova-Belluno-Calalzo
- Arquata Scrivia-Genova Brignole
- Linea Milano-Codogno-Cremona-Mantova
- Siracusa-Ragusa-Gela
- Campobasso-Isernia-Roma
- Bologna-Porretta Terme
- Potenza-Salerno