Cari amici lettori, scusate l’assenza della rubrica, ma essendo legata ad accadimenti del quotidiano, bisognava trovare la materia prima, non posso certo inventarmi ciò che racconto; bene, dopo questa piccola introduzione ecco il fatto.
Nei giorni scorsi a casa di mio padre è venuta meno la connessione internet e, naturalmente, io mi sono occupato della questione chiamando il servizio assistenza il quale mi ha comunicato che avrebbe risolto il problema in due-tre giorni.
Rassegnato, mio padre, aspetta. Dopo quattro giorni il problema persiste.
A questo punto chiamo nuovamente l’assistenza. L’operatrice mi informa che il problema è sulla rete di casa e mi assicura l’arrivo di un tecnico l’indomani al domicilio.
Bene, il giorno dopo arriva il tecnico il quale analizza per dieci minuti tutti i fili e le derivazioni e, infine, dà la diagnosi:
il problema è di tipo elettrico e quindi non ci può fare niente
Dopo aver staccato i fili ADSL, li lascia penzoloni e aggiunge che, per il suo intervento a vuoto, mio padre si vedrà addebitare il servizio sulla bolletta.
Ma comm’è?
Tu tecnico vieni a casa, dopo che ho avuto un disservizio per diversi giorni, tiri i fili dal muro, non riesci a risolvermi il problema ed io devo pagare?
Morale: tu utente non hai diritti, devi solo pagare. Anche quando non sai per cosa paghi. Bello, vero?