Sorrento – Durante la seduta del Consiglio Comunale di Sorrento del 28 Ottobre, il Consigliere Antonino Maresca ha presentato una mozione per porre fine al dilagante fenomeno dell’accattonaggio a Sorrento.
Al centro della mozione vi è la necessità di porre fine alla “presenza di persone che esercitano l’accattonaggio spesso inducendo alla pietà popolare al fine di ottenere denaro con l’ausilio, il più delle volte, di bambini ovvero adolescenti, di animali tenuti, all’uopo, in condizioni molto disagiate ed in precarie condizioni igienico sanitarie, costretti per lunghe ore immobili in condizioni precarie“.
In particolare la mozione pone l’accento sull’accattonaggio come “diversivo” “preordinato ad agevolare la commissione di attività illecite (borseggi, scippi, furti, ecc.)“.
A tal fine il Consigliere Maresca chiede che venga rivisto il regolamento di Polizia Urbana al fine di prevedere e regolamentare “l’accattonaggio molesto ovvero quella forma di accattonaggio che possa, in qualche modo, alterare il decoro urbano e diminuire la sicurezza cittadina“.
Al momento dell’esposizione della mozione il Consigliere Maresca ha precisato che non si tratta di un’iniziativa dettata da forme di razzismo o di genere, ma di un provvedimento reso necessario al fine di mantenere il decoro della Città e di ripristinare la sicurezza cittadina.
Il Sindaco Giuseppe Cuomo, intervenuto alla fine dell’intervento del Consigliere UDC, ha precisato a sua volta di aver ricevuto numerose lamentele da parte dei cittadini e che gli stessi organi di Polizia Urbana hanno raccolto e continuano a raccogliere denunce al riguardo. Ha, inoltre, dichiarato che l’Amministrazione Comunale chiederà il supporto non solo da parte della Polizia Urbana, ma di tutte le forze dell’ordine presenti sul territorio al fine di arginare il fenomeno.
Sui social network, in particolare su Facebook, il gruppo “Miglioriamo Sorrento” aveva posto l’accento sul problema ad inizio Ottobre e Sorrento Post ne ha parlato nell’articolo Mendicanti Rom: la discussione si infervora su Facebook.
Ancora un bell’esempio di come la Rete può facilitare la comunicazione tra cittadini e Amministratori pubblici.