Domani è Sant’Antonino, costiera sorrentina in festa

All’apparenza, può sembrare soltanto il rintocco di una campana. Ma per i sorrentini il suono del «campanone» della basilica di Sant’Antonino abate, che dal 5 febbraio annuncia e scandisce la novena del Santo Patrono della città, coniuga perfettamente l’aspetto religioso con il significato laico del «passaggio dall’inverno alla ripresa della stagione turistica». Suono che diventerà festa nella giornata di venerdì, in coincidenza con la ricorrenza del patrono della città, e dell’intera diocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia. E così, mentre nel mondo si celebra San Valentino, protettore degli innamorati, qui in costiera, nel solco di una secolare ritualità, i fedeli di Sorrento e dintorni, attraverseranno la fiera cittadina, allestita lungo le strade del centro, per recarsi in visita al santo e alla sua basilica. Giovedì, nella vigilia della festa, sarà esposta nelle prime ore del mattino la statua d’argento del santo sull’altare maggiore della basilica. E alle 10, sull’altare del succorpo o cripta, dove il santo fu sepolto e sono custodite le sue reliquie, sarà celebrata una messa con la tradizionale esposizione del Santissimo Sacramento per ricordare che Sant’Antonino era venerato anche per l’espulsione del demonio dal corpo di quanti ne erano impossessati. Alle 11 la statua sarà portata in processione nella piazza antistante la basilica e nel pomeriggio ci sarà la celebrazione dei vespri solenni, officiati dall’arcivescovo, monsignor Francesco Alfano, con il capitolo della Cattedrale, alla presenza del sindaco Giuseppe Cuomo e della giunta: tutti ad ascoltare il panegirico del santo che ogni anno segna la conclusione della novena. Venerdì, nel giorno della festa, alle 9 la processione con la statua d’argento, portata a spalle dagli uomini di mare di Marina Piccola, in visita alla Cattedrale dove ad attenderla ci saranno l’arcivescovo con il Capitolo della Cattedrale, le confraternite, autorità civili e militari. Dopo gli onori religiosi, la statua, in processione solenne, sarà riportata nella basilica dove l’arcivescovo celebrerà l’eucarestia (Il Mattino)

About Giuseppe Damiano

Ho 36 anni, vivo dalla nascita a Sorrento e sono iscritto da 12 anni all’Ordine dei giornalisti della Campania. Collaboro, da cronista per l’area sorrentina, con il quotidiano “Il Mattino” e, da free lance, con testate locali. Tralascio il solito elenco di esperienze passate, per non “inimicarmi” da subito il lettore di turno. Ma una precisazione è doverosa: non “vivo” più di giornalismo. Oggi, qui, non è possibile farlo. Motivo per il quale, molti amici e colleghi hanno deciso di uscire dal “giro”. Io, tutto sommato, ho ancora il coraggio di restare.

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