Qui di seguito l’articolo di Repubblica sulla speciale classifica “web reputation”, che premia Sorrento tra la località turistiche del mondo.
La reputazione online, o la web reputation come dicono gli esperti, è ormai un tassello fondamentale nei delicati meccanismi del turismo 2.0 Se si parla, si recensisce o si dice male sul Web del network delle strutture di una città, c’è da stare certi che se ne troverà una pessima traccia al momento di tirare il bilancio dei visitatori. Recensioni, valutazioni, commenti, opinioni, forum, suggerimenti: ormai ogni parere su una struttura ricettiva, espresso in decine di modi diversi, contribuisce a disegnare il successo (o il flop) di una località. Soprattutto quando si tratta di centri di piccole o medie dimensioni.
Cogliendo l’appuntamento con la Borsa internazionale del turismo di Milano, in scena dal 13 al 15 febbraio, Trivago ha messo a punto una particolare classifica, che Repubblica.it racconta in anteprima, dedicata alle città con la migliore reputazione al mondo. Quelle, cioè, in cui gli hotel funzionano meglio, guadagnano commenti a cinque stelle, non rifilano fregature ai clienti e garantiscono dunque un soggiorno di qualità. Un segnale per chi ci lavora, nel complicato mondo del travel, ma anche per i turisti, in grado di andare a colpo sicuro.
La notizia è che a livello mondiale trionfa una località italiana. Si tratta di Sorrento, la città delle Sirene. La perla della penisola a cui regala il nome porta a casa lo scettro di destinazione con le migliori strutture ricettive al mondo grazie al punteggio di 84,7 su 100. L’indice di reputazione online di Trivago – il più grande motore di ricerca per hotel al mondo, noto per la sua caratteristica di mettere a confronto le tariffe praticate da più siti diversi per la stessa struttura – è infatti calcolato in centesimi su una base impressionante: 82 milioni di recensioni rilasciate da oltre 200 siti di prenotazione online. Non basta: l’Online reputation index prende infatti in considerazione solo le città con un minimo di 130 strutture e almeno sessanta recensioni per hotel. Una copertura monumentale, insomma, ma anche bilanciata e pressoché completa del mondo del booking in Rete.
Non finisce qui. In questa speciale classifica l’Italia sfiora infatti, preceduta solo dalla Polonia, anche il podio di Paese con il maggior numero di città nelle prime venti posizioni. Oltre a Sorrento, infatti, al 15esimo posto salta fuori Verona e Venezia sfiora la Top 20 di un soffio, beffata da Riga. Buona anche la prestazione delle strutture di Firenze, che valgono al capoluogo toscano la 26esima posizione sopra a metropoli come Tokyo, Valencia, Dallas e Buenos Aires. Più distanti le altre big nostrane come Palermo al 45esimo posto con una reputazione di 80,8 e Napoli al 54esimo (79,7). Roma e Milano occupano invece rispettivamente il 60esimo e 82esimo posto, superando comunque le rivali di sempre fra cui Parigi, (92), e Londra, solo 96esima.
Non è un caso che in una classifica del genere, dedicata ai giudizi sulle strutture e al loro ruolo come asso nella manica per l’offerta turistica locale, non trovino spazio le solite destinazioni. Queste ultime, infatti, a fronte di un patrimonio sconfinato propongono spesso standard di ospitalità da rivedere. Al secondo posto c’è a sorpresa la tedesca Dresda (84,1 punti) mentre il podio è chiuso dalla polacca Danzica, la storica cittadina polacca sulla costa meridionale del mar Baltico. Dubrovnik, la Ragusa di Croazia patrimonio dell’Unesco, si piazza invece al quarto posto con 83,7 punti, precedendo di poco – in un clamoroso salto geografico – la cambogiana Siem Reap, imprescindibile punto di partenza per lanciarsi alla scoperta dei templi di Angkor, gioielli dell’architettura Khmer.
Ancora la Polonia in sesta posizione con Cracovia, cuore pulsante del Paese che raccoglie recensioni positive per 83,2 punti, e poi in settima piazza Budapest, altra immancabile meta per un fine settimana cullato dal Danubio. Chiudono la classifica stilata dal portale tedesco Chicago, unica metropoli statunitense, Varsavia, che porta la Polonia a vincere il titolo di Paese più rappresentato fra i primi dieci al mondo, e un’altra croata: Spalato, affascinante mix di stili – dalle rovine romane all’influenza veneziana – che s’immerge nell’Adriatico. (10 febbraio 2014)